Roditori e piccoli mammiferi

Il petauro dello zucchero (petaurus breviceps)

 

E’ un piccolo mammifero marsupiale che si differenzia dagli altri mammiferi detti placentati, perché dopo la nascita i piccoli ancora immaturi, si portano, aiutandosi con le zampe anteriori il cui sviluppo precede quelle posteriori, a un capezzolo della madre situato all’interno di una borsa cutanea chiamata appunto marsupio.

Caratteristiche comportamentali e habitat naturale

Questo piccolo mammifero vive nelle foreste pluviali dell’Australia nord orientale, Nuova Guinea, e arcipelago di Bismark. Vivono in gruppi di 7-12 elementi, dove soltanto il maschio dominante si accoppia. Passano la maggior parte del loro tempo sugli alberi trovando rifugio in tane scavate nei tronchi degli alberi. Si muovono lanciandosi da un albero all’altro colmando notevoli distanze. Le sue abitudini sono crepuscolo–notturne. In natura si alimentano in prevalenza di frutta ed insetti soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. Quando autunno ed inverno il cibo scarseggia, si nutrono  della linfa  che prelevano dagli alberi.

 Caratteristiche anatomiche e fisiologiche

In cattività il nostro piccolo marsupiale può vivere 12-14 anni, mentre in natura la vita media è più bassa. I petauri presentano diverse peculiarità anatomiche: sia gli arti anteriori che posteriori hanno 5 dita provviste di unghie tranne l’ultimo dito dell’arto posteriore che è opponibile. Il secondo ed il terzo dito delle zampe posteriori sono parzialmente fusi. I petauri presentano una plica cutanea chiamata patagio che si estende dal polso alla caviglia e che è utilizzata per planare. Il petauro adulto ha un’evidente dimorfismo sessuale, il maschio presenta uno scroto molto craniale (regione ombelicale), non presenta il marsupio, ed inoltre possiede una ghiandola odorifera localizzata sulla sommità della testa che si presenta come una zona romboidale priva di peli e che compare dopo i 7 mesi. Sono inoltre presenti altre ghiandole odorifere localizzate sul petto (maschio) e a livello della zona perineale, quest’ultime presenti anche nella femmina. Tutte queste ghiandole sono utilizzate per marcare il territorio. La maturità sessuale è raggiunta a 10-14 mesi nel maschio, e a 8-12 mesi nella femmina; la femmina è poliestrale stagionale ed il ciclo estrale dura 29 giorni potendosi accoppiare 2-3 volte in un anno. La gestazione dura 16 giorni, al termine della quale vengono partoriti generalmente 2 piccoli, questi ultimi rimarranno nel marsupio per 70 giorni ed apriranno gli occhi dopo 7-10 giorni.

 

Indicazioni sulla gestione in cattività       

Il Petauro è un animale molto sociale e gregario, è pertanto fondamentale la convivenza con altri soggetti; possono andare d’accordo sia due maschi che due femmine. L’importante è che i soggetti siano almeno due per evitare problemi comportamentali relativi a stati ansiosi o depressivi. I piccoli devono essere acquistati a svezzamento ultimato ovvero versi i 3 mesi (i piccoli devono avere la coda folta come i genitori altrimenti non sono pronti).

 

Alloggio

La gabbia deve essere più spaziosa possibile e deve svilupparsi verticalmente. Le misure minime per una coppia di petauri sono di 80 X 60 X 120 cm.  Non utilizzare gabbie in legno, ma in alluminio. L’interno della gabbia sarà adornato con rami verdi (non utilizzare legni resinosi come l’abete o il pino e neppure legni tossici come l’oleandro), uno o più rifugi in legno e recipienti per il cibo e l’acqua, questi ultimi possono essere a goccia o normali pentolini. I rifugi vanno collocati in alto per dare sicurezza al petauro, così come anche eventuali nidi, nel caso si voglia far riprodurre i nostri piccoli animali. Il fondo della gabbia può essere coperto con dei fogli di giornale, rimedio pratico e sicuro; non è consigliato l’uso di segatura o di lettiera per gatti, poiché possono rivelarsi rimedi abrasivi per i genitali e dare problemi all’apparato respiratorio.  

 

Alimentazione

E’ l’argomento più delicato e importante da affrontare nella gestione del petauto. In natura il petauro è un predatore eccezionale nutrendosi persino di piccoli invertebrati, insetti, oltre che di frutta e verdura. Durante i mesi autunnali e invernali quando questa fonte alimentare scarseggia, i petauri si nutrono della linfa dolce degli alberi come l’acacia e l’eucalipto. In cattività è necessario fornire un cucchiaio colmo da tavola di un mix, in parti uguali, composto ad esempio da mela, banana, kiwi, papaia, arancia con la buccia, melone, insalata, zucchine. Giornalmente vanno forniti degli insetti come camole della farina, caiman  e grilli. Una volta alla settimana si può somministrare 1 tuorlo d’uovo. Alcuni allevatori utilizzano con successo anche i Pinkies ovvero cuccioli neonati di topi congelati, e della carne (non condita) appena scottata in padella. Sono assolutamente da evitare i semi oleosi, i prodotti da forno come pane, grissini e pizza, ed infine i dolci.  Sono tossici le parti verdi di patate e pomodori. Lo yogurt è un’ottima fonte di calcio e di proteine, è preferibile non somministrare latte e formaggi. Come integrazione si dovrà utilizzare solo calcio carbonato, che verrà dosato in ragione di un pizzico sulla razione giornaliera. Gli alimenti facilmente deperibili che saranno somministrati la sera verranno tolti il mattino seguente. Per finire si può somministrare anche nettare e mangime per lori e colibrì

 

Cura dei cuccioli

Può accadere che i genitori rifiutino i loro cuccioli per diversi motivi come stress, mancanza di latte, infezioni al marsupio, oppure per un difetto alla nascita. Questo comportamento si verifica normalmente nelle prime 2 settimane, quando i piccoli escono dal marsupio. Ma in realtà questa evenienza si può verificare in qualsiasi momento. Ci possiamo accorgere di questa situazione quando i piccoli petauri vengono lasciati soli nel nido per più di 10 minuti, oppure quando vengono abbandonati sul fondo della gabbia.

Normalmente il cucciolo si lamenta, è disidratato e freddo; in questo caso si dovrà  intervenire prontamente togliendo il piccolo dalla gabbia e riscaldandolo in un’incubatrice o sotto una lampada ad una temperatura intorno ai 30-35°C, quindi andrà alimentato a mano.

I petauri cuccioli necessitano di una dieta varia, meglio quindi non utilizzare una sola miscela. La preparazione più semplice che potete fare è composta da una parte di latte in polvere per cuccioli di cane (non di gattino perché è troppo ricco di lattosio), due parti di omogeneizzato per bambini a base di riso o cereali e succo di mela. Il composto dovrebbe quindi essere diluito con acqua al 50 per cento. Per una formula più ricca, è possibile anche aggiungere una purea di uova sode, omogeneizzati per bambini a base di pollo, oppure integrare con patate dolci, yogurt alla vaniglia, miele e integratori a base di calcio. Conservare il preparato in frigorifero (per 12 ore) o nel congelatore (per una settimana).

Il prodotto va somministrato caldo (non utilizzare il microonde poiché potrebbe riscaldare il prodotto eccessivamente ed inoltre non uniformemente). Si impiega di norma un contagocce riempiendolo con 1-2 ml di prodotto e, senza forzare, si bagnano le labbra del piccolo in modo che possa lambire il prodotto. Una volta somministrato il prodotto si pulisce il muso del cucciolo con un panno morbido imbevuto di acqua tiepida, tamponando delicatamente. Dopo ogni poppata deve essere massaggiato il ventre e la regione della cloaca in modo che possa urinare e defecare. Per i cuccioli con età inferiore alle 4 settimane ripetere questa operazione ogni 2 ore. Dopo si può gradualmente passare a somministrare la poppata ogni 3 ore e dopo le sei settimane  ogni 4 ore. Non appena i loro occhi sono aperti, è possibile iniziare ad insegnare loro a mangiare per conto proprio utilizzando un piattino, in modo che possano mangiare durante la notte se hanno fame, ma continuando con il  contagocce durante il giorno. A parte è necessario fornire un piattino con dell’acqua

Svezzamento:

Alla sera si  forniscono 3 o 4 piccole ciotole di cibi diversi. Si può ad esempio impiegare:

  • succo di mele
  • omogeneizzati per bambini ai cereali e banane
  • omogeneizzati a base di pollo o tacchino
  • verdure dolci (mais, patate dolci, carote)
  • Yogurt alla frutta

Ruotare i cibi in modo da avere una combinazione diversa ogni sera.