Il furetto

 

SEMIOLOGIA:

Specie creata dall’uomo più di 2000 anni fa, a scopo venatorio e di compagnia.
E’ della stessa famiglia della puzzola selvatica europea, con la quale non condivide pressocchè nulla.

Caratteristiche:

  • Sia preda che predatore;
  • Estremamente sociale! Ama e ricerca il gruppo, soffre a stare in gabbia;
  • Neotenia spiccatissima (mantenimento dei comportamenti infantili), evidente nella fortissima motivazione ludica e dell’esplorazione orale anche nell’adulto;
  • Alta motivazione perlustrativa ed esplorativa, è un mago dell’evasione;
  • Scarsa o nulla motivazione territoriale: ama stare in gruppo, condivide tutto: luoghi di riposo, ciotole, giochi, ha distanze sociali pari a zero e questo potrebbe essere un problema nella convivenza con altre specie, che potrebbero considerarlo un po’ troppo invadente;
  • Animale fortemente eccitato ed eccitabile.

Comportamento alimentare:

  • Le preferenze alimentari si formano nei primi 3 mesi di vita, entro i 4 sono definite. E’ più schizzinoso e selettivo del gatto, questo potrebbe essere un problema per la somministrazione di farmaci;
  • Tende a rubare il cibo.

Comportamento dipsico:
La quantità di acqua assunta dipende molto dal tipo di dieta.
Ama giocare con l’acqua, per questo è meglio predisporre più ciotole, in materiale pesante, difficile da rovesciare, piuttosto che i beverini.

Il sonno:
Predatore-preda: in casa sonni lunghi con completo rilassamento, spesso a pancia all’aria. Ama dormire in tasche di stoffa o comunque completamente coperto.
Specie con ritmi circadiani poco definiti, tendenzialmente diurna, più attiva nel pomeriggio, probabilmente in relazione all’attività del proprietario. 

Considerare la natura “sotterranea” della specie americana, per adibire cucce e ripari adeguati (es tunnel).

Comportamento di eliminazione:
Molti ritengono che i furetti siano difficili da educare all’uso della lettiera, ma sarà vero?
Di certo i “tempi” di eliminazione sono frequenti nell’arco della giornata, ma possono essere regolarizzati con un corretto regime alimentare.
Per abituare alla cassettina igienica, basta ricordare che: urine e feci sono eliminate contemporaneamente e prima di farlo, gli animali camminano indietro, alzando il posteriore.
Se si riesce a riconoscere questo comportamento peculiare, si può mettere il furetto nella lettiera, premiandolo con bocconcini o giochi, appena vi fa i bisogni.
Attenzione sempre ad usare cassettine con il bordo alto, per evitare che l’urina venga spruzzata fuori ed a garantire un numero di lettiere adeguato a quello degli individui presenti.

 

Comunicazione:

Visiva:
Scarsa visione frontale ed a distanza ravvicinata.
Come preda ha un’ottima visione laterale e sulla distanza, come predatore invece percepisce bene il movimento.
Ha poco senso della profondità, attenzione alle altezze!

Olfattiva:
Molto sviluppata, alcuni odori, come ad es. quello dei piedi o della pelle nuda, sovra eccitano il furetto, che può arrivare addirittura a mordere.
L’organo vomero nasale è più rudimentale che in altri mammiferi.

Marcature:
Si può dire che il corpo di questi animali sia tutto deputato alla marcatura.
Oltre che con le urine e le feci, le marcature sono emesse da: ghiandole poste in corrispondenza delle labbra, del condotto uditivo, del fianco, dell’addome e dei cuscinetti plantari.
Come i cani, sono dotati di sacchi anali, la cui spremitura è sempre correlata ad un fortissimo stato emotivo, sia positivo, che negativo.

Posturale: (cosa dice il corpo)
1. Postura di allerta: od a candeliere, sollevata sulle zampe posteriori (tipo suricati).

2. Postura di pacificazione: schiacciato a terra. Gli adulti quando devono bloccare i piccoli, perché troppo irruenti, li prendono per la collottola e li spingono a terra.
3. Invito al gioco: c.d. “danza del furetto”: s’inarca, saltella.

NB:
La coda è il miglior indicatore del livello d’arousal: quando è alto, si ha pilo-erezione, c.d. “coda a spazzola”.

 

Prossemica (ovvero l’arte di assumere la corretta posizione rispetto agli altri):

Incontro tra furetti:

  • Fase di avvicinamento: frontale, la testa è però ruotata di 45°, in modo di non guardare l’altro direttamente;
  • Fase di riconoscimento: vengono annusati il muso e la zona perineale.

Comportamento ludico:

Questa specie gioca tantissimo anche da adulta e sfrutta il gioco sia come mezzo di socializzazione.

Le attività ludiche preferite comprendono:

  • Tunnel e consimili;
  • Rotolarsi, sia da soli, che con altri;
  • Scavare;
  • Nascondere oggetti.

E’ importante stabilire delle regole ed educare al gioco, per evitare morsi da sovra-eccitazione:

  • MAI giocare a farsi agguantare le mani od i piedi!
  • Se la coda si rizza e diventa a spazzola, interrompere l’attività, per evitare un’eccitazione eccessiva.

 

SVILUPPO E PUBERTA’:

I furetti tendono a formare gruppi di maschi e femmine con una gerarchia.
In casa, sarebbero da preferire o coppie di maschi sterilizzati o coppie miste, maschio-femmina, sempre sterilizzati.
Sebbene non siano assolutamente territoriali, devono disporre di spazi e risorse adeguati, affinché non si sviluppino conflitti.
Durante il periodo riproduttivo sono più attivi, dormono meno, sono più irritabili e marcano maggiormente.
Nelle femmine che non si accoppiano è molto frequente è la pseudociesi (falsa gravidanza, dura 2 settimane) o l’insorgenza di un estro permanente, con depressione dell’attività del midollo osseo e conseguente instaurarsi di una grave anemia.
Le mamme furetto di solito amano partorire in una tana coperta (tunnel) e, se correttamente socializzate, rendere partecipi i proprietari.
Le cure parentali (materne) sono molto sviluppate, la femmina trascorre tutto il tempo con i cuccioli per le prime 4 settimane, si allontana soltanto quando iniziano ad essere in grado di muoversi, vedere e sentire.
I furetti nascono completamente inerti, nudi, ciechi e sordi.
Ad un mese dalla nascita, con il completo sviluppo degli organi di senso e del mantello, iniziano a lasciare la tana.
Lo svezzamento si ha fra le 6 e le 8 settimane;
La fase di esplorazione orale va dal primo al secondo mese, per poi ridursi, ma non scompare mai del tutto, neanche nell’adulto!
La socializzazione primaria, ovvero quella tra i furetti, è tra le 3 e le 8 settimane (compare il gioco);
La secondaria, ovvero quella con l’uomo e le altre specie animali, tra le 8 e le 12 settimane, periodo ideale per l’ adozione.
La pubertà insorge a 5–8 mesi, di solito all’arrivo della primavera e rimette in discussione tutti gli apprendimenti precedenti.
La crescita psicologica è completa ad un anno, quella fisica già a 6 mesi.
La presenza dei consimili è fondamentale per il corretto sviluppo comportamentale dei piccoli furetti, infatti essi imparano a comportarsi correttamente sia dalla mamma, che dai fratellini.

 

Attenzione:

In virtù di quanto sopra detto, la sterilizzazione/castrazione è assolutamente necessaria, non solo per scongiurare tutti i problemi di salute legati all’estro persistente ed alla falsa gravidanza della
femmina, ma anche e soprattutto per ridurre al minimo l’instaurarsi di comportamenti aggressivi, dovuti alla messa in discussione della posizione sociale, tipica dell’adolescenza.
Poiché la procedura chirurgica causava la c.d. “Adrenal disease” , seria patologia endocrino-metabolica, è stata ormai abbandonata a favore della sterilizzazione chimica.