Il coniglio

Semiologia:

Quando ci relazioniamo con un coniglio, dobbiamo tenere presente tre aspetti fondamentali della sua natura:

  1. È una preda pura !!! Quindi, gran parte delle sue motivazioni e dei suoi schemi emozionali e comunicativi sono diametralmente opposti ai nostri;
  2. È un animale fortemente sociale, come il cane, stare in gruppo è uno dei suoi bisogni etologici, il confinamento in gabbia è vissuto come un isolamento sociale, una punizione;
  3. Ha una spiccata motivazione territoriale (soprattutto maschi interi e femmine gravide o pseudo-gravide) e competitiva.

Il sonno:

Essendo una preda, ha cicli brevi, intervallati da periodi di vigilanza continua.
Osservare come e dove dorme un coniglio in casa è un valido indice del livello di sicurezza che ha nei confronti dell’ambiente e del gruppo familiare; più si  sentirà minacciato, più sceglierà luoghi di riposo nascosti e protetti.

Comunicazione:

In quanto prede, la comunicazione è breve, fatta di movimenti rapidi e sottili, difficili da essere colti da possibili predatori.

Visiva:

Campo visivo esclusivamente laterale, proprio delle prede.

Olfattiva:

E’ preponderante, i conigli sono dotati di una ghiandola mentoniera, che usano moltissimo per marcare oggetti familiari e membri del gruppo, così che gli individui appartenenti ad uno stesso nucleo familiare assumono un odore peculiare.

Attenzione:

Quest’aspetto dell’odore del gruppo va tenuto in debita considerazione, ogni volta che si debba allontanare e poi reinserire un soggetto, per evitare aggressioni c.d. “da odori estranei”.
Marcature fecali: palline singole emesse mentre l’animale cammina, hanno un odore un po’ più forte di quelle della normale defecazione;
Marcature urinarie:
orizzontale: può essere molta;
verticale, a spruzzo: è tipica dei maschi sessualmente attivi, come forma di corteggiamento, ma possono presentarla anche femmine intere.

Vocale:

In natura è quasi nulla e sempre associata ad emozioni/stati fisici drammatici, come lo zigare, che viene emesso in punto di morte.
Borbottio: tipico del maschio durante il corteggiamento.

Digrignamento dei denti:

  • continuo e sottile: è il corrispettivo delle fusa feline, è emesso solo in situazioni piacevoli, di felicità, appagamento, relax;
  • singolo e netto: è come un crok-crok, forte, indica dolore fisico.

Grazie alla loro incredibile capacità di adattamento ed apprendimento, molti soggetti imparano, nella convivenza con l’uomo od altri animali, ad usare la voce come mezzo comunicativo quotidiano.

Attenzione:

All’uso del “NO!” perché:

  • Di solito è emesso con tono secco ed alto, che può spaventare… e non è mai una buona idea spaventare un coniglio;
  • Essendo un animale MOLTO competitivo, il vietargli di fare qualcosa, lo può spingere a farla con ancora più insistenza.

Posturale (ovvero cosa dice il corpo):
Oltre che la testa, è importantissimo osservare il posteriore, perché da esso si ottengono tante informazioni sullo stato d’animo.
La postura della coda e l’ampiezza della dilatazione delle narici sono i due principali indicatori del livello d’agitazione del coniglio.

Posturale:
Oltre che la testa, è importantissimo osservare il posteriore, perché da esso si ottengono tante informazioni sullo stato d’animo.
La postura della coda e l’ampiezza della dilatazione delle narici sono i due principali indicatori del livello d’arousal.

1. Postura di allerta: la testa è a 45°, per avere un’ottima visione sia di ciò che si teme, sia di ciò che è alle spalle; le orecchie sono erette e divergenti, per una percezione acustica di 360°; i baffi sono in avanti, c’è una forte midriasi.
Il posteriore NON tocca terra, è leggermente sollevato e le zampe sono pronte a scattare, non verso la minaccia, ma lateralmente. Il peso è completamente spostato sugli arti posteriori.
La coda è alta.

2. Freezing:è proprio dei soggetti pre-puberi.
In presenza di un pericolo, il coniglietto si immobilizza, sembra un “sasso”: le orecchie sono appiattite, il respiro è velocissimo e superficiale, le narici si iper-dilatano, il peso è equamente distribuito su tutti gli arti, la coda NON è alzata.

3. Mostra dei denti: è una minaccia territoriale, la bocca non è troppo aperta, ma gli incisivi sono ben in mostra.
Attenzione a non confonderla con un semplice sbadiglio, in cui l’animale si stiracchia e spalanca completamente la bocca, tanto che si vede la lingua.

4. Richiesta di grooming (ovvero di coccole): tipica tra animali che si conoscono: allungarsi e porgere la fronte.

5. Battere la zampa: indica indignazione, fastidio, frustrazione, paura. 

Prossemica: (Ovvero l’arte di assumere la corretta posizione rispetto agli altri):

Avvicinamento tra conigli:
1. Laterale, simile a quello tra cani, è tipico tra animali estranei, si avvicinano “curvando”

2. Frontale, simile a quello tra gatti, è tipico di individui che si conoscono: si fermano l’uno di fronte all’altro, ad una tot distanza ed allungano il muso:

Attenzione:
La mano che arriva dall’alto per afferrare-sollevare, filogeneticamente ricorda un artiglio che ghermisce dall’alto, quindi attiva il cervello rettiliano del coniglio.
Ciò fa sì che: se il soggetto è giovane (pre-pubere), si immobilizzi in un freezing, se adulto, scappi.
Per comunicare correttamente con un coniglio, ci si deve mettere alla sua altezza, quindi a terra, altrimenti si risulta essere troppo alti ed imponenti.

Comportamento ludico:
I conigli amano cimentarsi in giochi atletici, in cui testano le loro abilità fisiche (corse, salti), o nello spingere-agitare oggetti.
Come in tutte le specie, il gioco ha un importante valore sociale, aiuta a cementare e migliorare i rapporti tra cospecifici e con i P.O., ma bisogna sempre ricordare che si è davanti a delle prede, estremamente suscettibili agli spaventi.

 

SVILUPPO E PUBERTA’:

In natura i conigli hanno delle strutture sociali ad harem, in cui un unico maschio adulto condivide la tana con 4-5 femmine e tutti i cuccioli prepuberi.
Al momento dell’adolescenza, le femmine possono scegliere se restare, mentre i maschi sono allontanati dalla famiglia.
Le femmine, anche se consanguinee, non condividono le cure materne dei neonati, anzi: se una femmina della stessa famiglia dovesse trovare i piccoli di un’altra, li ucciderebbe.
Gruppi diversi di conigli possono condividere aree alimentari comuni e non è infrequente che s’instaurino vere e proprie amicizie tra individui appartenenti a famiglie diverse.
La coniglia viene definita come un animale in estro permanente, presentando dei cicli riproduttivi ogni 3-4 giorni circa.
L’ovulazione in questa specie è indotta, non solo dal coito, ma anche dalle stimolazioni operate dal maschio a livello della nuca e del collo durante l’accoppiamento.

Attenzione:
Questa peculiarità è da tenere in grande considerazione nei pets, poiché le coccole-manipolazioni che il P.O. fa alla coniglietta di casa, possono causare ovulazioni continue, predisponendo all’insorgenza di false gravidanze.
La gestazione dura tra i 30 ed i 33 giorni.
In prossimità del parto la femmina inizia la preparazione della tana, strappandosi ciuffi di pelo impregnati di feromoni, che userà per tappezzarne le pareti.
Una volta che i cuccioli saranno venuti al mondo, sarà solo l’odore dei feromoni materni a farli restare al sicuro nel nido.

I coniglietti nascono del tutto inerti: glabri, ciechi e sordi.
La mamma può sembrare poco presente, infatti allatta una sola volta al dì, per 5 minuti.
Il suo ruolo diventerà preponderante nello sviluppo comportamentale e psicologico dei piccoli solo quando questi saranno in grado di abbandonare la tana: sarà allora che insegnerà loro tutte le competenze necessarie alla sopravvivenza: comunicative, motorie, emozionali.

Attenzione:

Purtroppo è quasi la norma che i piccoli conigli siano allontanati precocemente dalla madre: a soli 25-30 giorni, senza che essa abbia trasmesso loro tutto quel bagaglio di conoscenze necessario per un corretto sviluppo.

Per questo motivo, al momento dell’ingresso in casa, è frequente avere a che fare con soggetti del tutto incompetenti e non socializzati!
Idealmente l’adozione non dovrebbe avvenire prima dei 2 mesi (accettabile dai 45-50 giorni).
La pubertà inizia con una leggere differenza a seconda della taglia della razza considerata:
razze nane-toy, con peso <1kg : maschi: 3-4,5 M;
razze grandi-giganti, con peso >2kg: maschi: oltre i 5M.
Le femmine sono più omogenee e presentano il primo calore intorno ai 5-6M.
L’ingresso nella pubertà è un evento sconvolgente per il coniglio domestico, in quanto ne stravolge drasticamente il comportamento ed il volume motivazionale (ciò che per lui è importante):
Tutti gli insegnamenti precedenti vengono messi in discussione, aumentano le aggressioni a causa di una ricerca-definizione del proprio ruolo all’interno del gruppo e la motivazione sessuale riproduttiva assume un’importanza totalitaria nella mente dei giovani adulti.
Nelle femmine il quadro viene ulteriormente complicato dall’altissima incidenza di false-gravidanze, con tutti i comportamenti spiacevoli ad esse correlati: territorialità, aggressività, oltre che con una predisposizione verso lo sviluppo di patologie dell’apparato riproduttivo, tra cui la piometra ed i tumori mammari.

Per tutti questi motivi è assolutamente indispensabile la sterilizzazione/castrazione !!!